50 Cent ci tiene alla qualità dei tuoi mp3

Sigfrido Maina Non categorizzato 0 Comments

50 Cent (Foto: Maurizio Pesce / Wired)

(Foto: Maurizio Pesce / Wired)

Ormai moltissime aziende che si occupano di prodotti audio sfruttano il brand di qualche celebrità per promuovere nuovi gadget e così cuffie e casse arrivano spesso nei negozi con sopra nome o logo di qualche artista o celebre band. A 50 Cent questo non va bene per niente e, invece di accettare qualche partnership milionaria, ha deciso di rimboccarsi le maniche e mettere in piedi un’azienda tutta sua, la SMS Audio, che produce cuffie, casse e, di recente, anche gli speaker Bluetooth presentati all’IFA di Berlino.

La differenza con un altro marchio del medesimo settore? 50 Cent non ci mette solo la grana (è pur sempre quello di “Get Rich Or Die Trying”, mica un chierichetto), ma ci mette anche le idee. Già perché Curtis “50 Cent” Jackson segue la produzione dei prodotti dall’inizio alla fine e ha fatto dell’azienda un pezzo tutt’altro che minoritario delle sue attività: “Non farei mai qualcosa che non fosse vicino al il mio stile di vita” ci dice con la sua parlata inconfondibile, a tratti difficile da seguire. E in effetti il design dei prodotti della SMS Audio sembrano la diretta emanazione dei beat e delle rime del proprietario: urban, pompati, tamarri il giusto. Ci sono le cuffie On Ear (wired e wireless), le Over Ear (sempre con cavo e senza, con 17 ore di autonomia, che garantiscono altissima qualità audio e la tecnologia Kleer che mantiene bassi i consumi energetici e prolunga le prestazioni.

Per 50 Cent, l’attività da imprenditore è la diretta emanazione di quello che comunica con i suoi dischi. Quando gli chiedo se si senta di più rapper o CEO, infatti, non ha dubbi: “Mi sento allo stesso tempo artista e business man: il mio business, alla fine, è sempre l’entertainment”. Per un bad guy come lui, è pur sempre una questione di reputazione: “Non voglio che il mio lascito sia legato solo a qualche canzone”, dice, prendendosi forse un po’ troppo sul serio (ma… voi lo contraddireste?). E quando si tocca il tasto del rapporto tra le sue due attività, capiamo cosa frulla davvero in testa a 50 Cent: “Sms Audio è l’estensione della mia passione per la musica”. Punto e a capo. D’altra parte, la sua avventura da imprenditore era iniziata nel modo sbagliato, con il lancio di Sleek by 50 in partnership con un’azienda in cui non si riconosceva, che non badava né alla qualità dei materiali né a quella del suono. Tanto da mollarla, un anno dopo rilevarne un’altra – KoNo, nel 2012 – e ripartire da capo, cercando di mettere i suoi valori anche nel nuovo business, ora comandato in prima persona.

Ma perché lanciarsi in un’attività del genere, quando si è una superstar planetaria e non esattamente l’immagine della sobrietà? Dura lex sed lex, le cose non sono proprio rose e fiori per le major ultimamente, ecco perché le star tendono ad accettare partnership commerciali che vanno al di là della musica: “I soldi che le grandi major hanno per fare di un ragazzo di talento una star stanno diminuendo. Quando ho iniziato con l’hip hop tutto quello che facevo era un tabù, non dovevi minimamente interessarti della parte business del tuo lavoro di artista, bastava trovare qualcuno che se ne occupasse. Dovevi solo essere un artista”. Per 50 Cent è chiaramente qualcosa di diverso: il suo coinvolgimento nella creazione del prodotto è completa.

Per lui si tratta di dare il massimo a chi vuole sentire la musica: “Voglio che la gente possa sentire la musica esattamente come la sento io in studio”, ci dice orgoglioso. Ma quando 50 Cent tira fuori il suo iPhone, c’è una sorpresa: l’app Musica è completamente vuota. Che ne pensa di tutte queste nuove applicazioni che garantiscono cose pazzesche, come il 3D sound? “Mi prendi in giro?”. Non mi permetterei mai: è troppo grosso, dal vivo più di quanto si possa immaginare. “Nel mio telefono non c’è nemmeno un file. Stamattina ho sentito musica mentre mi allenavo, ma su YouTube”.

Torniamo a SMS Audio: le cuffie non sono esattamente economiche, ma la qualità dei prodotti è alta: “Abbiamo un poliuretano particolare che rende le cuffie più resistenti e le batterie on-board servono a non dover costringere i nostri utenti a dover spendere ulteriori soldi per usare le loro cuffie”. La maggior parte delle aziende non si interessa della durata dei prodotti, perché quando si rompono la gente torna comunque a comprarli. Ma Mr Jackson non ci sta, forte anche della sua esperienza personale e delle decine di cuffie che ha rotto negli anni. “La qualità è tutto”, dice. Anche perché la musica in digitale, spesso, non è proprio esaltante da questo punto di vista: “La musica che sentiamo è già stata distorta rispetto alle registrazioni originali. Non è mai esattamente l’originale. Già in fase produttiva la registrazione originale viene modificata e si aggiungono effetti che modificano l’audio originale. Bisogna forse rivedere il concetto stesso di alta qualità audio. I file possono anche essere ottimi, ma senza delle buone cuffie diventa inutile. Servono entrambe le cose”.

Audiofili, siete avvisati.

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