Fine vita Windows XP: un'opportunità di risparmio per le PMI.

Sigfrido Maina News da Net at Work 0 Comments

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Il prossimo 8 aprile, Microsoft cesserà di supportare Windows XP. Com’è noto, la fine del “supporto esteso” per Windows XP, significa in pratica che Microsoft non rilascerà più alcun aggiornamento, neppure le patch per risolvere i problemi di sicurezza più gravi.

Chi continuerà ad utilizzare sistemi Windows XP dopo l’8 aprile 2014, sarà vulnerabile a tutti quegli attacchi che sfruttano le lacune di sicurezza rimaste irrisolte, senza possibilità di difesa.

Viste le quote di mercato che ancora vanta Windows XP (a fine novembre il sistema operativo più utilizzato, secondo NetApplications era Windows 7 con il 46,6%, seguito proprio da Windows XP con il 31,2%; Windows 8 terzo con il 6,7%), non c’è dubbio che la fine del “supporto extended” rappresenti un grave rischio.

E’ Tim Rains, direttore del gruppo Trustworthy Computing di Microsoft, a lanciare il messaggio d’allerta: “il mese successivo al ritiro di Windows XP, in occasione del primo “patch day”, criminali informatici di tutto il mondo inizieranno ad effettuare il reverse engineering degli aggiornamenti rilasciati per verificare se le vulnerabilità corrette nei sistemi operativi più recenti siano presenti anche in Windows XP“.

Queto significa che l’8 aprile 2014 Microsoft rilascerà gli ultimi aggiornamenti di sicurezza per Windows XP. A distanza di un mese, durante il “patch day” di maggio, il colosso di Redmond rilascerà aggiornamenti per Windows 8.x, Windows 7 e Windows Vista, ossia per tutti i sistemi ancora supportati ma non per Windows XP. Gli hacker, studiando le vulnerabilità risolte e controllando se le stesse siano presenti nel vecchio Windows XP, troveranno la via per ‘bucare’ le reti aziendali.

In pratica, i malware writers avranno a disposizione un sistema operativo – Windows XP – che soffrirà costantemente di vulnerabilità “zero-day”, destinate a restare irrisolte.

Parliamo del rischio concreto di sottrazione di dati sensibili, della distruzione di informazioni, della possibilità di utilizzare i computer XP per fare Spamming.

Dal canto suo, Microsoft ha dichiarato di non essere più disposta a supportare un sistema operativo ormai vecchio di 12 anni (un’era geologica se si parla di informatica), declinando ogni responsabilità di eventuali danni suibiti da aziende o professionisti, indicando il passaggio a Windows 8.x come soluzione ottimale, e a Windows 7 come soluzione alternativa.

Come tutti sanno, le nuove versioni dei sistemi operativi Microsoft, seppur più performanti, necessitano di configurazioni hardware più moderne rispetto a Windows XP che funziona bene anche su computer ‘datati’, costringendo di fatto a sostituire il PC per essere utilizzate.

Tuttavia, nel panorama attuale della tecnologia informatica, sono possibili delle interessanti alternative che possono trasformare la necessità di dismettere Windows XP da semplice costo a occasione di risparmio.

 

Parliamo di Desktop Virtualization, cioè la possibilta di condividere un solo computer Windows con tante stazioni di lavoro, collegando le periferiche (Monitor, tastiera e mouse) ad un apparecchio chiamato Thin Client, a sua volta collegato in rete.

Sulla macchina ‘Server’ (può essere anche un semplice PC), viene installato un software, che consente alle apparecchiature client di sfruttare l’architettura multi-utente di Windows, creando di fatto tante macchine virtuali quanti sono i client collegati in rete.

E’ possibile collegare fino a 100 Thin Client per ogni Server e, per chi utilizza il client, l’esperienza di lavoro è analoga all’utilizzo di un computer convenzionale.

Si intuisce che scegliendo l’architettura Thin client i vantaggi in termini di costi sono notevolissimi, sia per quanto riguarda l’investimento iniziale (i Thin Client costano mediamente un terzo di un PC entry level), per i costi di manutenzione (basta manutenere un computer: software, aggiornamenti, antivirus, ecc.), per i consumi di corrente (7 Watt contro i 400 circa di un computer convenzionale).

In conclusione, la ‘morte’ di windows XP può trasformarsi in un’ottima opportunità per ripensare il Sistema Informativo aziendale, consentendo a fronte di un limitato investimento iniziale, notevoli risparmi sia nell’immediato che nel lungo periodo, anche considerando la notevole riduzione del tempo dedicato alla manutenzione da parte del personale I.T.

Gianni Occhipinti

netatwork.it

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