Sempre più indiscrezioni confermate dai maggiori quotidiani economici mondiali, parlano di un team di 100 persone guidato da ex-manager dell’auto, che starebbero preparando un’auto elettrica o ibrida e senza conducente.
Tra qualche anno potremo visitare un autosalone Apple e ordinare la nuova automobile super Cool, salirci sopra e… non avremo neanche bisogno della patente! E’ ormai praticamente certo che a Cupertino stiano preparando la prima auto “made in Apple”. Gli indizi sono anche di più dei classici tre che fanno una prova. Ne sono convinti al Financial Times, come al Wall Street Journal, il magazine Dezeen e il sito specializzato Business Insider, raccogliendo dichiarazioni dall’interno di Apple e andando a ripescare frasi pronunciate dal grande capo Tim Cook pochi mesi fa. Il succo è che l’auto è un business troppo importante per starne fuori, soprattutto se è ibrida e a guida autonoma, con buona pace di quelli che pensano che nel futuro ci muoveremo con meno ruote, senza motore o tutti insieme. Del resto, se un’azienda che ha in cassa 178 miliardi di euro (potrebbe comprare un terzo delle società quotate in Borsa) e ne capitalizza 700 (il valore più alto al mondo o il Pil dell’Olanda, se preferite) si interessa al mercato automotive, lo farà sicuramente con cognizione di causa.
Considerando il “luogo di nascita”, la iCar non sarà sicuramente un’automobile tradizionale, ma sarà caratterizzata da quelle due tecnologie che attualmente hanno il più alto tasso di visione futuristica: la guida autonoma e la propulsione elettrica o ibrida. Ovviamente quest’auto ufficialmente non esiste e tantomeno le sue caratteristiche tecniche, ma sembra che Apple voglia strappare a Tesla i tecnici migliori a suon di dollari, per inserirli nel team che sta lavorando segretamente al progetto chiamato Titan. Altre voci meno accreditate, parlano addirittura dell’acquisizione di Tesla da parte di Apple per 75 miliardi di dollari.
Una squadra che conta già più di cento persone e che è guidata da Steve Zadesky, un ex-ingegnere Ford che ha già fatto parte della squadra che ha realizzato l’iPhone, l’iPod e l’iPad, registrando 90 brevetti. Poi, ci sarebbero pure Johann Jungwirth, ex capo della ricerca e sviluppo di Mercedes-Benz (dallo scorso settembre responsabile del Mac System Engineering) e il celebre designer australiano Marc Newson, entrato in azienda per volere del boss del design Jony Ive proprio per lavorare dalla Gran Bretagna a un progetto “top secret”, spostandosi in California solo quando realmente necessario. Il suo curriculum parla di un passato nell’industria automotive e di un prototipo realizzato per Ford nel 1999. Si chiama 021C e ha uno stile talmente minimale e geometrico che non si fa fatica a immaginarla con una mela sul cofano.
E che dire del gruppo di dirigenti Apple che – secondo Reuters – avrebbero visitato l’austriaca Magna Steyr per discutere di ingegnerizzazione e produzione, o addirittura dell’utilizzo del prototipo Mila Blue, presentato l’anno scorso al Salone di Ginevra (powertrain ibrido con motore Suzuki turbo a metano e scocca in alluminio, per 49 g/km di emissioni totali). Semplicemente che sarebbe l’ennesima conferma delle procedure preferite a Cupertino, cioè quelle di esternalizzare i processi di industrializzazione e produzione.
Comunque, anche se l’ipotesi di un’auto che guida da sola, non consuma petrolio ed è anche bella da vedere sembrerebbe azzardata, dalla Apple ci si può aspettare di tutto.