Bmw studia l'auto che cerca parcheggio, possibili applicazioni in Italia?

Sigfrido Maina Non categorizzato 0 Comments

La casa bavarese ha avviato un progetto sperimentale battezzato Dynamic Parking Prediction. ConnectedDrive si aggiorna, il parcheggio diventa predittivo

BMW1

Dynamic Parking Prediction

 Da Il Sole 24 ORE:

Nuovo passo in avanti del concetto di auto connessa e intelligente a firma di Bmw. La casa tedesca ha infatti presentato in occasione della TU-Automotive di Detroit un progetto di ricerca sperimentale, denominato “Dynamic Parking Prediction”, il cui fine ultimo è quello di arricchire il sistema di infotainment ConnectedDrive con funzionalità in grado di “prevedere” la disponibilità dei parcheggi.
 La tecnologia che fa capo al progetto è stata messa a punto con Inrix, un’azienda specializzata nel campo della smart mobility e di cui è nota l’omonima app per la navigazione e il controllo del traffico, ed è stata battezzata a bordo di una i3. Come funziona? I dati utilizzati per stimare i posti liberi sono quelli raccolti in forma anonima dalla soluzione Connected Navigation di Bmw montata su una flotta di migliaia di vetture (vengono monitorati gli spostamenti delle auto quando lasciano uno spazio di parcheggio e durante la ricerca di uno spazio libero), e attraverso le mappe digitali di tutti i parcheggi pubblici su strada. Un apposito algoritmo processa quindi tutte queste informazioni e l’applicazione riduce i tempi di ricerca del parcheggio disponibile in una determinata zona della città, inviando le indicazioni direttamente sul display della vettura. Possibili controindicazioni della soluzione? Secondo Bmw non ce ne sono perché l’affidabilità del sistema è considerata elevata anche in presenza di una flotta relativamente ristretta. I primi test, in ogni caso, sono già stati completati con successo a Monaco e nelle intenzioni del costruttore il prossimo passo è quello di definire il prototipo per andare in produzione ed adattarlo ad altre città.”

BMW2

Ora, immagino una città italiana congestionata come Roma, Milano, Napoli ecc. dove tutte le auto sono dotate di tale dispositivo, per ogni parcheggio libero quante auto arriverebbero? Si rischierebbe la malloppa automobilistica.

Siamo seri, nelle nostre città un tale sisema non serve, di fatto nesssuno cerca più parcheggio; ci si limita ad abbandonare l’auto in ‘sosta selvaggia’ con le 4 frecce accese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *