“C’è un buco in Internet Explorer”: Microsoft al lavoro, ma Xp non sarà aggiornato
Internet Explorer è bucato: la casa di Redmond ha infatti diramato un allarme molto importante, nel quale viene resa nota l’esistenza di un bug piuttosto grave all’interno del proprio Browser, installato di serie su qualsiasi copia di Windows. E’ stato scoperto un bug del gruppo così detto Zero Days, ovvero quegli errori di software presenti da diverso tempo all’interno del programma, ma che per diversi motivi non sono mai stati scovati o utilizzati prima d’ ora. Anche per questo sistema, però, è arrivato il momento di uscire allo scoperto. Nello specifico si tratterebbe di un Remote Code Execution, presente nelle versioni comprese tra la 6 e la 11 del browser Microsoft, versioni installate soprattutto su Windows XP. L’errore non è mai stato corretto, quindi una percentuale molto alta dei computer connessi alla rete è potenzialmente attaccabile da qualsiasi hacker. Il sistema utilizato dagli hacker è quello del ‘pishing’, ovvero quello di utilizzare come esca delle email che sembrano ufficiali, e che invece ci spediscono su siti illegali con lo scopo di rubare i nostri dati personali.
Sfruttando tale difetto, il malintenzionato di turno è in grado di prendere il totale controlo del computer ‘pescato’ copiandone o cancellandone i dati e creando persino un profilo utente diverso per agire indisturbato. Ovviamente ci deve essere un buon motivo per prendersi tanto disturbo ed entrare in un computer per rubare dei dati. Più probabilmente, chi si impossessa di un computer collegato in rete, lo utilizza poi per compiere azioni illecite senza essere scoperto, magari proprio per spedire quelle email di ‘Pishing’ che hanno svelato la vulnerabilità del PC utilizzato. Microsoft è al lavoro per trovare la soluzione, e rilascerà molto presto un aggiornamento, ma è bene ricordare che vista la fine del supporto, Windows XP non verrà aggiornato, e questo bug è destinato a non essere corretto.
Chissà che non sia una mossa della stessa Microsoft per convincere i propri utenti a passare a Windows 8.1. Certo il problema è grave, ma non serio, non è chiaro se il ‘bug’ possa essere attivato anche a browser non utilizzato, se così non fosse, basta passare a un browser alternativo per scongiurare il pericolo di Hackeraggio.
Se poi Microsoft tardasse a rilasciare l’aggiornamento tappabuchi, c’è sempre il vecchio metodo illustrato nell’immagine a sinistra.