Delle due novità Apple, è il dispositivo werable quella veramente rivolzionaria. E’ la fine per le grandi marche di orologi?
Se l’iPhone6, se pur molto molto atteso, è l’evoluzione di un dispositivo già conosciuto e consolidato, è l’Apple Watch la vera novità. Intendiamoci, gli smart watch esistono da tempo, ci sono apparecchi simili, delle maggiori marche della concorrenza che consentono di accedere alle funzioni dello smartphone senza cacciarlo dalla tasca, ma c’è da scommettere che, ora che il brand più strafighetto che ci sia ha dato la sua benedizione pure all’orologio connesso, null’altro che uno Apple Watch sarà concepibile per guardare l’ora. Certo è che quella della verifica oraria è la funzione meno importante dell’apparecchietto che di orologio conserva ancora, solo vagamente, la forma. Ciò di cui andremo tutti tronfi è il segnalatore di notifiche; volete mettere avere sotto controllo gli sms, la mail, Facebook, Twitter, Skype, WhatsApp, Instagram, Linkedin e chi più ne ha più ne metta?
L’ impatto sociale è fantasticamente devastante: ogni minuto un beep (per i più fanatici, altrimenti si può anche silenziare) che avverte che qualcuno ci ha scritto, ci ha «linkato», ci ha cercato, si è ricordato che siamo al mondo. E’ una funzione che potrebbe provocare qualche serio imbarazzo nei momenti d’intimità con aventi diritto, ma volete mettere l’effetto che questo fa in una riunione di lavoro? Nello stravaccamento di una serata tra amici? In metropolitana, per strada, al mercato, in libreria, in ogni agglomerato umano in cui possiamo dare pubblica ostentazione della nostra social-esistenza?
Ci sono dei miei amici che non hanno mai portato un orologio in vita loro, perchè “tanto si sà sempre che ora è“, oppure “che fastidio sto pezzo di ferro attorno al polso“, o anche “non mi piace misurare tutto quello che faccio come tempo impiegato” che, meravigliati, lodano le funzioni del nuovo apparecchio come “irrinunciabili“, farsi così: “era ora che qualcuno ci pensasse, e solo la Apple poteva farlo“. Vabbè.
Scherzi a parte, lo Apple Watch (lo so, non è l’articolo adatto ma mi piace così) non solo propone funzioni utili, come la possibilità di monitorare la nostra salute in ogni momento, ma può insidiare efettivamente il mercato degli orologi convenzionali.
Io credo che sarà un percorso lungo, non sono un esperto ne un appassionato, ma so che gli orologi spesso sono esibiti come “status symbol”, come fossero preziosi gioielli, stanno a significare ‘io posso’.
Chissà, forse per raggiungere la totalità del mercato, la Apple dovrebbe proporre modelli di Apple Watch placati in oro, con cinturino in coccodrillo, tempestati di diamanti, e quanto di più pacchiano si possa immaginare.