iPad Mini 2 contro Kindle Fire Hdx 8.9

Sigfrido Maina Non categorizzato 0 Comments

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Quando decise di buttarsi nel mondo dei tablet con il piccolo Kindle Fire, nessuno credeva che Amazon avrebbe fatto la differenza. Eppure la tavoletta di Jeff Bezos riuscì a infastidire Apple abbastanza da farle dare alla luce, pochi mesi dopo, un iPad formato ridotto. Avanti veloce fino a questo autunno: Kindle Fire Hdx 8.9 e il secondo iPad Mini montano tecnologia al top e sono destinati a uno scontro fragoroso.

Chi ha provato il dispositivo della Mela ne è rimasto stupito per via di design, leggerezza e spessore ridotto. L’attenzione all’estetica dei propri prodotti in fondo è da sempre un marchio di fabbrica di Apple, ma Amazon con l’Hdx 8.9 non è stata da meno: il nuovo Fire gode di una cura per i dettagli mai vista nei predecessori ed entrambi i tablet sono poco più che rigide, solide sfoglie di silicio. Il punto si gioca sul filo del rasoio ma va al Mini, che conquista con le sue linee essenziali, l’uso dell’alluminio e le dimensioni ridotte. Il Fire lascia leggermente più perplessi per via di quelle spigolature da auto sportiva sul retro.

Anche i display sono difficili da giudicare: fedeltà dei colori, contrasti e luminosità massima sono di primo livello in entrambi i contendenti. Ma se c’è un avversario in grado di levare lo scettro alla tecnologia Retina di serie negli ultimi iPad, è proprio il pannello del tablet Amazon. Sia chiaro, distinguere i pixel l’uno dall’altro è praticamente impossibile anche sul nuovo display del Mini; la risoluzione del Fire però tocca livelli estremi ed è perfetta in particolare per visualizzare di libri, pagine internet e tutto ciò che abbia dei caratteri a schermo.

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C’è una grossa, tradizionale differenza tra le due tavolette: il sistema operativo. iOs vanta un’esperienza pulita e accattivante; il suo store pullula di app e gode di un ecosistema di contenuti che spazia dalla musica ai periodici. Per Fire 3 il discorso è più complesso: come nelle versioni precedenti, l’os cucinato dalla compagnia di Jeff Bezos è basato su Android, ma non ne ha la flessibilità né il numero di app a disposizione (e forse neanche l’appeal estetico, nonostante i miglioramenti). La decisione di “castrare” il sistema di Google però non è del tutto insensata, perché garantisce un’esperienza più focalizzata sulla fruizione di contenuti di qualità e soprattutto meno complessa. Ogni prodotto, che sia un’app o un articolo dello sterminato catalogo Amazon, è a portata di un paio di tocchi.

Il resto dei due fogli delle specifiche differisce in pochi dettagli, che nell’esperienza quotidiana sono poco più che insignificanti. Ok, i processori e la memoria a bordo sono diversi, ma il funzionamento tanto del Fire quanto del Mini è ineccepibile: sia che si tratti di giochi, sia che in ballo ci siano video full hd o tab multiple in esecuzione nel browser. Perfino le fotocamere non sono le stesse, ma il conto dei Mpixel lascia il tempo che trova: in entrambi i casi gli scatti sono superiori alla media della categoria (e comunque non comparabili con quelli di smartphone dedicati).

Le tavolette di Apple e Amazon sono entrambe eccellenti ma si rivolgono a fette di pubblico leggermente diverse. Kindle Fire Hdx 8.9 è un tablet dedicato a utenti affamati di contenuti da consultare e consumare, disposti a trovarsi davanti a un’autentica vetrina digitale. L’iPad Mini di seconda generazione non è comodo come un tablet full size, ma è più versatile, avvantaggiato da questo punto di vista da una tradizione di accessori e app che lo rendono utilizzabile anche per la produttività. Il prezzo riflette questo leggero scarto, che però diventa di quasi 100 euro se prendi in considerazione le versioni con 64 GB di memoria. Questione di gusti in sostanza, ma la partita è più che mai aperta.

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