L’Italia non è tutta uguale quando sei al volante. Ci sono strade di paese così tranquille che credi di essere l’unico al volante. Qui la frequenza degli incidenti è davvero bassissima. Poi ci sono le città di provincia con semafori, rotonde e le prime – piccole – code, dove non c’è da stare così rilassati: più auto significa più rischi.
Poi ancora le grandi arterie, dove il traffico (e il numero di scontri) aumenta o cala a seconda dell’ora, del giorno e del mese dell’anno.
E infine c’è Roma e il Raccordo Anulare: il posto più pericoloso d’Italia. Soltanto in quei 68 chilometri di strada, come raccontano i dati ACI, fra il 2009 e il 2011 ci sono stati in media quasi 1.000 incidenti l’anno. Sull’intera autostrada A1 – Milano-Roma-Napoli, lunga più di 10 volte tanto – nello stesso periodo sono stati invece circa 1.500.
Non è un caso: nel comune di Roma ci sono stati 2.266 incidenti soltanto nel 2011. Genova, la seconda città più pericolosa d’Italia, si ferma appena a 355. Poi arriva Modena, con 327, e ancora Rimini, Napoli, Milano e Bologna: tutte intorno ai 250. Certo si tratta di zone molto diverse; per superficie, numero di auto, quantità di turisti e pendolari, abitudini di guida.
Dalle informazioni dell’ACI si può risalire anche ai tratti più pericolosi, dove c’è il maggior numero di incidenti. Anche qui, nessuna sorpresa per il vincitore: una parte del Raccordo Anulare nei dintorni dell’università Tor Vergata ha avuto – in media – 38 incidenti l’anno fra il 2009 e il 2011. Seconda è invece la Palermo-Mazara del Vallo, al primo chilometro, con 26. Ecco allora la mappa delle zone con più incidenti d’Italia.
Come leggere la mappa: di ogni comune, se disponibile, è indicato il numero di incidenti nel 2011. Nella mappa sono segnalati con dei cerchi alcuni fra i tratti stradali più pericolosi. Alcune posizioni potrebbero non essere accurate al 100%: se scovi un errore segnalacelo nei commenti.
(clicca qui per vedere la mappa a schermo intero)
E che dire invece dei tipi di scontro? Ecco com’è andata nei 29.713 incidenti del 2011:
C’è però anche un lato positivo: nonostante tutto il numero di incidenti è in calo da anni. Eppure si può sempre migliorare; basta prendere, per esempio, una macchina che si guida da sola.
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