Un aiuto per le PMI dalla legge Destinazione Italia

Sigfrido Maina Lavoro 0 Comments

 

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Come sappiamo, la competitività di una azienda di qualsiasi settore, si misura dalla efficienza del proprio reparto ICT. Avere una infrastruttura moderna ed efficace è fondamentale per rimanere competitivi nel proprio campo, indipendentemente dal settore di competenza.

Tuttavia, per motivi economici dettati dalla crisi, dalle difficoltà di accesso al credito, o più semplicemente per il timore di investire in beni di cui non si comprende fino in fondo l’utilità, le aziende rimandano, se non rinunciano, alla  innovazione informatica.

Oggi le Piccole e Medie Imprese hanno l’opportunità di ottenere dei fondi da destinare alla propria infrastruttura informatica, il DDL ‘Destinazione Italia’ è infatti diventato legge, confermando in gran parte le misure passate alla Camera.

Parliamo nello specifico di quelle riguardanti Digitale e Innovazione: scorrendo il testo definitivo, si scoprono novità interessanti rispetto a quanto era previsto nel disegno di legge originale. Vengono confermati sia i Voucher ICT da 10mila euro sia il credito d’imposta da 20mila euro, ma la novità è un aggiustamento alla copertura economica.

 

Erogazione dei fondi

Il  disegno di legge prevedeva di soddisfare la copertura finanziaria prevista tramite Fondi strutturali europei 2014-2020, ma il problema era che la loro programmazione ha tempi lunghi ed è fortemente sbilanciata a favore del Sud; creando problemi di finanziamento per il Centro-Nord.  «Si è risolto stabilendo che la copertura possa venire anche da Fondi nazionali, Sviluppo e Coesione, e dal Fondo di Rotazione (di cui alla legge 183/1987)», spiega Carlo Sappino, dirigente generale dello Sviluppo Economico, area incentivi alle imprese. «Le misure verranno sostenute da fondi nazionali, disponibili prima di quelli europei», con decreto del Ministro dell’Economia di concerto con Coesione territoriale, Affari Regionali e Sviluppo Economico. «Prevediamo il decreto nei prossimi tre mesi», dice Sappino.

 

Voucher: spese ammissibili

I voucher sono per un massimo di 100 milioni di euro a livello nazionale, per PMI che acquistano “software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga” (compresa quella satellitare). “I voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese”.

 

Credito d’imposta: interventi agevolati

Il credito d’imposta è riconosciuto a PMI o consorzi di PMI che fanno interventi su reti fisse o mobili volti a garantire connessioni da 30 Megabit in su. Il credito è pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 20mila euro e nella misura massima complessiva di 50 milioni di euro a valere sulla proposta nazionale relativa alla programmazione 2014-2020. È prevedibile che il credito servirà a incentivare le PMI che chiederanno di portare banda ultralarga in fibra ottica agli operatori, ossia per interventi infrastrutturali e non per abbonamenti a servizi banda larga come per i voucher.

A questo link il Pdf con il progetto di riforma,

Destinazione-Italia

Qui il testo integrale della legge.

DestinazioneItaliaLegge

 

 

 

 

 

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