Esiste un progetto di ‘agenda digitale’ anche a livello europeo, nell’ambito del quale è partito un progetto pilota per agevolare le PMI e le micro imprese a rinnovare la propria infrastruttura ICT, con particolare attenzione all’ ecommerce e alla creazione di siti internet 2.0, al fine di aumentare la loro competitività e di conseguenza migliorarne le possibilità di crescita.
I Voucher TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) sono “buoni” di dimensioni limitate, il cui valore può variare secondo le esigenze delle PMI (ma non può essere superiore a 10.000 euro), sono stati presentati nel corso dell’evento tenutosi al Comitato delle Regioni, a Bruxelles, il 2 luglio 2013, dal titolo: “Agenda digitale: quale ruolo per le regioni e le città”.
Il progetto è attualmente nella sua fase pilota, due regioni spagnole (Regione di Murcia e Estremadura) hanno applicato il nuovo schema alla fine del 2013; è quindi possibile basarsi sulle esperienze pilota per assicurare un’adeguata partecipazione di tutte le regioni interessate, nel corso del 2014.
Le PMI di tutti i settori possono utilizzare questi voucher per ottenere servizi TIC da aziende private, università, centri di ricerca e altri fornitori di know-how/servizi accreditati. I voucher offriranno alle aziende un facile accesso a servizi specialistici come l’assistenza nella creazione di un sito web aziendale, nell’utilizzo di strumenti di e-commerce o di più sofisticati strumenti TIC per lo sviluppo di processi interni, come ad esempio nella pianificazione della produzione, nella gestione della supply chain o delle relazioni con i clienti.
Ruolo delle autorità regionali
Le autorità regionali saranno responsabili per l’attuazione e l’adeguamento di tale sistema alle esigenze locali. Microimprese e PMI potranno quindi inviare la richiesta per ottenere i voucher direttamente all’organismo regionale competente.
I voucher TIC saranno finanziati attraverso il Fondi strutturali europei (FESR) – strumenti strategici per le autorità regionali per offrire supporto alle microimprese e alle PMI -, e cofinanziati dalle regioni per il 20%. Per voucher di maggior valore, è possibile applicare una quota di cofinanziamento anche da parte dall’impresa richiedente il voucher. I buoni sono normalmente assegnati attraverso bandi annuali.
Questo nuovo sistema non solo faciliterà l’accesso delle PMI al know-how tecnologico, ma incentiverà i fornitori di questi tipi di servizi a lavorare con le PMI, ampliandone i mercati e creando delle relazioni di lungo periodo con i fornitori stessi. Lo schema dei voucher è stato progettato in modo da essere di facile implementazione per le PMI grazie a una semplice procedura amministrativa da seguire.
Procedura amministrativa di richiesta del voucher
Per i dettagli sulla procedura amministrativa di richiesta del voucher e per conoscere le diverse caratteristiche del nuovo sistema è possibile consultare la “Guida per le regioni: voucher per l’innovazione TIC”, scaricabile al link: http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/ict-innovation-vouchers-scheme
Nella stessa pagina, è possibile scaricare anche il volantino “voucher per l’innovazione TIC” che illustra, attraverso un semplice schema, il funzionamento del sistema, che proponiamo anche qui di seguito:
Primo Step: richiesta del voucher
Le PMI intenzionate a fare richiesta di un voucher per l’innovazione TIC devono rivolgersi agli organismi regionali competenti e presentare progetto di utilizzo di un sevizio TIC, volto all’innovazione tecnologica. Il piano deve contenere una stima del costo del servizio TIC scelto, e può fare riferimento ad una lista di fornitori di servizi TIC accreditati.
Secondo Step: allocazione dei voucher
Gli organismi regionali competenti valutano i progetti basandosi su criteri pre-definiti. Nel caso di valutazione positiva l’organo competente fornisce il voucher per l’innovazione TIC all’impresa basandosi sul criterio “first come first served”.
L’approvazione o il rifiuto dell’applicazione dovrebbe avvenire entro pochi giorni lavorativi.
Terzo Step: uso e rimborso del voucher
La PMI la cui proposta è stata approvata, compra il servizio TIC da fornitori accreditati e paga il servizio con il voucher.
A seconda dell’implementazione locale delle norme, la PMI o il fornitore di servizi TIC riceverà il rimborso del voucher dagli organismi regionali competenti.